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Un Rito Magico per Alchimisti

Se non vi soddisfa il posto che occupate in questo mondo vuol dire che state vivendo la “vita di qualcun altro” e non la vostra. Quando si vive per realizzare degli obiettivi non autentici ed essenziali, l’esistenza richiede sempre molta energia, lavoro e fatica.

Quando s’inizia a vivere con il desiderio ardente di “riscoprire” che cos’è la propria vita, dissotterrandola da tutto il pesante condizionamento familiare, sociale, educativo, spirituale, religioso, ecc. finalmente si giunge ad un barlume di «Essenza Primigenia».


L’Essenza Primigenia è uno stato dell’Essere privo di certezze spirituali, religioni, dogmi, maestri, santi, divinità, pianeti, angeli, demoni…

È la coscienza dell’adulto che ritrova in sé la purezza del bambino/a, lo include e lo supera partorendo l’Artista o l’Alchimista, cioè «l’Innamorato/a della Vita».

La purezza di pensiero rimane, si perde l’innocenza e l’ingenuità. Si gioca apertamente con la vita perché si inizia a riconoscerla per quel che è.


C’è chi corregge continuamente i suoi sbagli, per paura di farne altri. C’è invece chi evolve con gioia grazie ad ogni errore che fa, e corregge i suoi pensieri per attrarre cose sempre più Belle e Potenti.


Lo capite che è questione di scelta?


Un’esistenza accesa dalla Luce dell’Essenza Primigenia è naturalmente gioiosa. Per questo motivo, per l’Alchimista, la “ricerca della felicità” è una frase vuota di senso e significato.

È il fuoco dell’Amore per la Vita, prodotto dal crogiuolo dell’uomo e della donna che scelgono di denudarsi da tutti i preconcetti, le cristallizzazioni, le definizioni e le rigidità, che attira magneticamente ogni evento positivo nel proprio cammino. Il Fuoco è l’Amore, gli eventi positivi sono l’ossigeno che alimenta quel Fuoco.


Se siete sopraffatti da definizioni ed etichette con cui vi riconoscete e vivete, da desideri e mete specifiche che avete indubbiamente scelto di raggiungere, come potrete danzare con leggerezza in questa vorticosa esperienza umana terrena?

Quanta importanza date a voi stessi, alle persone, alle situazioni, alle cose che non vanno, ai vostri rapporti, al passato e al futuro? Quanta energia viene sprecata in questa eccessiva emorragia energetica quotidiana?


Se sei un’Innamorata/o della Vita, devi imparare a lasciarti raggiungere da ciò che stai cercando. E se quello che cerchi, anziché essere delle mete precise, è la tua vera natura, la tua libertà, la tua bellezza, la tua essenza più profonda che ancora non conosci, allora ogni cosa che ti raggiunge ti parlerà di te. In quello specchio ritroverai la piena soddisfazione che cercavi nelle “cose”. Poiché solo tu puoi placare quest’inquietudine che a volte ti attanaglia…


Perché pensi che abbandonare il timone del “controllo della vita” ti porti verso mari tempestosi, pericolosi e confusi? Te lo dico io… Perché tua madre, tuo padre, i tuoi cari, e gli antenati non sono mai riusciti a farlo. Tu saresti la/il prima/o.

E dover iniziare le cose – si sa – è sempre un’esperienza forte, che richiede coraggio. Il coraggio di lasciarsi andare e di tracciare un nuovo percorso, ancora inesplorato, che causerà un bel po’ di timore, di confusione e di non pochi sensi di colpa…


Strapparsi via da dosso “i sensi di colpa” è una cosa difficile vero? Sono tutte quelle voci che ti attendono sulla soglia, pronte a farti presente le tue mancanze, i tuoi difetti, i tuoi tentativi di uscire dalla tua stessa prigione, tutti i tuoi: “Se solo potessi farei…”.

I sensi di colpa sono come giudici, i giudici esistono grazie a dei tribunali, i tribunali esistono fintantoché bisogna chiarire chi “ha trasgredito la legge” e come punirlo.

Ma il bello è che quella “Legge” sei proprio tu.

Tu crei delle condizioni interiori di oppressione e ti auto-punisci tutte le volte che tenti evadere dalla stessa rigidità.


Per rompere quella gabbia occorre una nuova vibrazione. Le persone più gioiose che conosco vibrano alla frequenza della semplicità, dell’umiltà, dell’amore, del silenzio, della danza, della musica, della natura, del colore, della poesia…

Non hanno atteso che queste cose sbiadissero nel tempo, sono partite dal presente e si sono tuffate.


Ti devi destrutturare anziché costruire una vita! Tutti pronti ad insegnarti come vivere una vita di successo.

La gente non immagina nemmeno che sotto la soglia del proprio continuo processo di pensiero, ossessivo e stressante c’è un silenzio pieno di risate, di freschezza e di libertà assoluta. Un successo grandioso, perché niente può andare storto in quel silenzio. Mentre una grande carriera potrebbe finire da un momento all’altro.


La gente non lo sa. Cerca sempre all’esterno, pensa che sia fuori, pensa che sia da qualche parte. Certi addirittura pensano che la soddisfazione sia nel futuro!


Nell’attesa di un futuro più soddisfacente se ne va la vita. Sono le attese che invecchiano la pelle. Ma quando ti “permetterai” di essere - e dunque - di avere qui e ora?

Permettersi di avere è un privilegio che si ottiene per mezzo di un’autorizzazione. Questa ce la possiamo dare soltanto da soli! Non può arrivare dall’esterno.

E se la aspetti, inconsciamente, dal tuo sistema-familiare, da tua madre, tuo padre e i tuoi cari, non la riceverai mai. Perché l’inconscio familiare tenta continuamente di proteggersi e tutelarsi da ogni possibile cambiamento che lo metta in scacco.


Permettersi di essere/avere vuol dire essere disposti a godere, divertirsi, amare ed evolvere, accettando i sensi di colpa e osservandoli come se fossero delle nuvole dolci, morbide, soffici… ma passeggere, transitorie e non durevoli.


A tal proposito, propongo ai lettori/lettrici più audaci questo rito magico e simbolico (atto psicomagico) creato da me, che ognuno può fare autonomamente, per purificarsi da sensi di colpa, definizioni, blocchi, insoddisfazioni, e rinascere psicologicamente a nuova vita:


Prendetevi un venerdì completamente libero, solo per voi stessi.

Al mattino, molto presto, svegliatevi e non lavatevi. Né denti, né faccia, né mani. Potete bere dell’acqua calda o al massimo una tisana.

Mentre lo fate, rimanendo nudi, scrivete su dei fogli tutte le etichette che avete addosso (es. sono una madre, sono un padre, sono uno studente, sono una casalinga, sono una donna sposata, sono un direttore d’azienda, sono un pittore, sono un ricercatore, ecc.). Mettetele tutte quante. Tutte quelle che vi vengono in mente.

Poi scrivete tutte le definizioni che riuscite a rammentare sulle cose che comunemente avete sempre creduto della vita (es. nessuno ti regala niente, la vita è difficile, mia madre è la causa dei miei problemi, odio mio padre, non ho una vera famiglia, non sono stato mai amato, sono brutto, non riesco a dimagrire, i ricchi non sono brave persone, non ci sono più le mezze stagioni, il mondo sta finendo, la natura è in pericolo, il cielo è pieno di scie chimiche, ecc.).

Solo alla fine, scrivete tutti i vostri più importanti sensi di colpa. Mettete delle frasi che spieghino quali siano le azioni che fate o che vorreste fare, ma che vi fanno o vi farebbero sentire in colpa.

Quando avete finito, rileggete brevemente tutto. Adesso vestitevi e bruciate i fogli di carta. Rendeteli cenere e raccoglietela. Recatevi in un luogo ove sia possibile fare una piccolissima buca, giusto per mettere quella cenere sotto terra e poi ricoprite.

A questo punto dovete andare alle terme più vicine a voi. Vanno bene anche dei centri benessere. L’importante che vi tuffiate nelle acque di una piscina. Rimanete a contatto con l’acqua e fate una lunga sauna. Dopo una lunga doccia, uscite e prenotate un ristorante per due. Recatevi al ristorante all’ora di cena da soli. E gustate la cena unicamente con voi stessi. Provate il piacere di mangiare e bere tutto ciò che amate, cenando lentamente e con gusto.

Se al ristorante vi chiederanno dov’è l’altra persona dite: «Pensavo dovesse venire qualcun altro, invece ero soltanto io».


Andrea Zurlini

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